sabato 3 agosto 2013

Piano Socio Sanitario 2012-2015

Il Piano socio-sanitario 2012-2015 è stato approvato dal Consiglio regionale il 3 aprile 2012, con l’obiettivo è affrontare il problema di aumento dei costi di un sistema sanitario, quello piemontese, buono ma costoso, mantenendo nel tempo la sostenibilità del sistema stesso.
Negli ultimi dieci anni, l’andamento dei costi del sistema piemontese è salito di circa 400 milioni di euro l'anno, passando da 6 miliardi di euro del 2002 a 8,5 miliardi del 2010. Per la prima volta, il 2011 ha segnato una diminuzione della spesa sanitaria di circa 135 milioni.
Per lavorare in un'ottica di sostenibilità economica, occorre creare realtà di dimensioni economiche migliori, mettendo a fattor comune attività quali gli acquisti, lo stoccaggio, la distribuzione, il controllo di gestione ecc, attività fino ad oggi svolte da ciascuna azienda sanitaria regionale singolarmente (21 in totale).

La riforma sanitaria prevede la costituzione di sei Federazioni, società consortili in capo alle quali saranno poste tali attività, generando grossi risparmi sui volumi aumentati per “effetto scala”, un passaggio giuridico che non avrà alcuna conseguenza sui cittadini.
Oltre alla nascita delle Federazioni, elemento fondante della riforma sanitaria appena approvata, è la programmazione della rete ospedaliera.
Le varie attività che verranno integrate nelle diverse strutture a seconda della suddetta gerarchizzazione risponderanno al concetto di grandi volumi che consentono la visibilità di una grande casistica.
Il rafforzamento del Servizio di Emergenza 118 costituisce un ulteriore tassello della riforma. Verrà significativamente potenziata la flotta su terra e sarà riorganizzato il servizio di elisoccorso attraverso l'introduzione del volo notturno.
Anche i Dea e i Pronto soccorsi saranno riorganizzati, servendo con strutture più idonee i codici bianchi e verdi, elemento che consentirà di alleggerire le strutture di emergenza liberando posti per i casi più gravi.
La disponibilità maggiore di strutture per la riabilitazione post acuta creerà più disponibilità di posti letto negli ospedali e consentirà più facili ricoveri dei codici gialli e rossi, alleviando il cronico carico di Dea e PS.
Il nuovo Piano socio-sanitario nasce dalla necessità di controllare la crescita dei costi della sanità piemontese, contenendoli attraverso la creazione di un sistema sostenibile nel tempo e garantendo un'alta qualità dei servizi. La rete ospedaliera e la centralizzazione dei servizi attraverso la costituzione delle Federazioni permetterà di liberare risorse importanti che saranno investite nel sociale per rispondere alle crescenti esigenze della nostra popolazione e a fronte di riduzioni al settore che arrivano dallo Stato.

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