«Il Fascicolo sanitario elettronico previsto da fine 2014 in realtà
andrà a rilento. Per farlo occorre che ogni regione abbia un’anagrafe
centralizzata ed aggiornata degli assistiti, e così non è. La mancanza
di finanziamenti è un fatto. Inoltre è tutta da vedere la disponibilità
di medici, farmacisti etc ad alimentare i database. Infine, al cittadino
serve qualcosa in più che ricevere il referto online: magari chi non ha
tempo di andare in farmacia vorrebbe ricevere le medicine a casa…
Simili processi richiedono cambi rapidi di mentalità, però se non
pensiamo a servizi per la gente accanto al Fse a fine processo avremo
solo raccoglitori di dati poco usati che ci saranno costati tanto». Con
queste parole Sara Luisa Mintrone direttore marketing
di Engineering calamita l’attenzione all’incontro “Health.it”
organizzato a Milano (Humanitas) dall’Istituto Internazionale di
Ricerca. Temi, Fse ed e-Health.
Come riportano le esperienze in
Trentino, Veneto ed Emilia Romagna, il Fascicolo decolla grazie ai
cittadini. A Trento l’adesione è balzata al 93% quando è stata aggiunta
una piattaforma di servizi “collaterale”. A Bologna, riporta Roberto Negrini direttore
sanitario dell’Ausl, anche grazie alla possibilità di prenotare esami e
visite da casa senza recarsi al punto Cup, ha attivato il Fse fino al
45% dei residenti fra 36 e 45 anni. Molte Regioni ora prevedono un
“taccuino” dove il paziente inserisce esiti di esami svolti fuori Ssn.
Altro tema, il ritardo incolmabile di alcune regioni, come testimonia Mario Fregonara,
Dirigente Servizi informativi in Piemonte. «Siamo in piano di rientro e
non bastano i 15 milioni annui stanziati dal decreto del Fare; in
attesa di 4 milioni di tessere sanitarie da Roma, abbiamo attivato per
ogni cittadino credenziali forti (username e password) con cui accede ai
suoi dati sanitari online, ma -come altre realtà -avremo problemi nel
mettere in rete gli operatori».
Il tabellino di marcia del Fse
prevede l’uscita entro questo mese del decreto ad hoc e delle linee
guida per le regioni. Per giugno le giunte dovranno presentare i loro
progetti al ministero della Salute. Roma ha tempo fino al 31 agosto per
approvarli e per fine 2015 medici e cittadini dovrebbero poter
consultare, senza differenze di leggibilità tra una regione e l’altra,
almeno referti di laboratorio, set di emergenza e patient summary. Ma
quest’ultimo – sottolineano i relatori - va compilato dai medici di
famiglia. E, con una convenzione senza aumenti, sarà più facile che sia
il cittadino a compilarsi il summary da solo.
Fonte:Doctor33
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