È dell'11,5% il calo delle domande presentate per i corsi di laurea delle
professioni sanitarie per l'anno accademico 2013-2014. Il dato emerge dal Report
annuale 2013 sulle iscrizioni ai corsi di laurea delle professioni sanitarie e
su tasso occupazionale e programmazione dei posti per il 2014-2015. Le cose
peraltro non vanno molto meglio per le altre professioni sanitarie, fatta
eccezione per la riabilitazione che è in sostanziale tenuta, specialmente
fisioterapia e logopedia. Di seguito il riassunto della situazione curato da
Angelo Mastrillo, segretario della Conferenza nazionale dei corsi di laurea
delle professioni sanitarie. In coincidenza con la procedura avviata dal
Ministero della Salute sulla definizione del fabbisogno formativo per il
prossimo AA 2014-15 da parte delle Regioni e delle Categorie, all'Osservatorio
professioni sanitarie del Ministero dell'Università è stato presentato il Report
annuale 2013. In questi giorni sono in corso le consultazioni fra Regioni e
Categorie che dovranno presentare le rispettive proposte entro il 10 gennaio
prossimo. I punti salienti del rapporto riguardano il trend delle domande
presentate per i corsi di laurea magistrale di Medicina e di Odontoiatria, e
quelli delle lauree triennali delle 22 professioni sanitarie. Su queste ultime
la disamina riguarda anche i rispettivi trend occupazionali negli ultimi 5 anni,
dal 2007 al 2011, rilevati da Alma Laurea. Dall'analisi dei vari dati emerge che
è in calo dell'11.5% il numero delle domande presentate, da 119.654 dello scorso
AA 2012-13 all'attuale 105.901. Restando invariato su circa 27.400 il numero dei
posti a bando si riduce anche il rapporto domande su posti (D/P) da 4,4 a 3,9.
Questa riduzione delle domande si allinea a quella del tasso occupazionale che
negli ultimi 5 anni, dal 2007 al 2011 cala di 17 punti percentuali, dall'84% del
2007 al 67,8% del 2011, con la maggiore differenza proprio negli ultimi due
anni, dal 75% al 69% con -6 punti percentuali. Rispetto alle quattro aree
professionali mentre si rileva una sostanziale tenuta della Riabilitazione
(specie Fisioterapia e Logopedia stabili quasi al 90%), per le altre tre aree si
assiste invece ad un calo progressivo: Infermiere dal 94% al 74%, Ostetrica dal
60% al 41%; ma un calo maggiore tocca le professioni Tecniche e della
Prevenzione, in particolare i Tecnici di Radiologia dal 93% del 2007 scendono a
48% del 2011, i Tecnici della Prevenzione dal 74% al 51% e quelli di Laboratorio
dal 62% al 38%. In prospettiva della definizione del fabbisogno formativo per
l'AA 2014-15 sono proprio queste le professioni su cui le Regioni sono chiamate
a fare le relative riduzioni. In particolare è la Regione Lazio che dovrà
intervenire drasticamente con la revisione delle stime in eccesso fatte lo
scorso anno, quando furono tutte superiori al doppio determinando l'esubero
anche a livello nazionale: Tecnico di Radiologia 210 invece di 100, Laboratorio
220 invece di 100, Prevenzione da 188 a 90, Neurofisiopatologia 18 invece di 10
e Tecnico Ortopedico da 50 a 25. Ad oggi, però, non risulta che la Regione Lazio
abbia intenzione di consultare le Categorie come invece stanno facendo o hanno
concluso la maggioranza delle altre Regioni.
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